Essere bilingui non basta. E allora cosa fa di un interprete un buon interprete?
Quando si tratta di comunicare attraverso le barriere linguistiche, gli interpreti svolgono un ruolo cruciale nel facilitare la comprensione e la connessione tra individui e culture diverse.
Ma non tutti gli interpreti sono uguali e queste differenza possono avere un impatto significativo sulla qualità e sull’efficacia della comunicazione. Scopriamo insieme cosa rende un interprete davvero bravo nel suo lavoro.
1. Conoscenza profonda delle lingue
Un interprete eccellente non solo ha competenze linguistiche solide nelle lingue con cui lavora, ma possiede anche una comprensione approfondita della cultura e delle sfumature linguistiche ad esse associate. Questa conoscenza va oltre la mera traduzione delle parole, includendo anche la capacità di cogliere il contesto, le espressioni idiomatiche e le sfumature culturali che possono influenzarne il significato.
2. Competenza tecnica
Un interprete di qualità ha una padronanza delle tecniche interpretative, sia consecutive che simultanee. Sa ascoltare attentamente, comprendere rapidamente e restituire il messaggio con precisione e chiarezza. Inoltre, è in grado di gestire la pressione e adattarsi rapidamente a cambiamenti improvvisi o inaspettati.
Una volta a un cliente si è rotta la telecamera durante una videochiamata, la nostra interprete, Valentina, si è trovata ad affrontare una sfida non indifferente: non poter più contare sul linguaggio non verbale delle parti.
3. Empatia e sensibilità culturale
Un buon interprete non traduce semplicemente le parole, ma è anche un mediatore culturale. Deve essere in grado di comprendere le sfumature culturali e sociali che influenzano la comunicazione nelle sue lingue di lavoro e agire di conseguenza. La sensibilità culturale e l’empatia sono fondamentali per stabilire una connessione autentica tra le parti coinvolte e permettere una comunicazione senza intoppi né frantendimenti.
Sapevi che a volte in Giappone “sì” vuol dire “no”?
4. Etica professionale
Gli interpreti devono mantenere la massima riservatezza e neutralità durante il processo interpretativo. Devono essere eticamente responsabili e rispettare il codice deontologico della professione, garantendo la confidenzialità e la fedeltà al messaggio originale.
5. Capacità di apprendimento continuo
Le lingue e le culture sono in costante evoluzione, e gli interpreti devono rimanere aggiornati sulle nuove tendenze linguistiche, terminologie settoriali e cambiamenti culturali. Un interprete di successo è sempre desideroso di imparare e migliorare le proprie competenze attraverso la formazione continua e l’esperienza pratica; è difficile tradurre ciò che non si conosce.
6. Conoscenza specialistica
Difficilmente un interprete si occupa di “tutto”. In molti casi, gli interpreti non possono non avere una conoscenza specialistica del settore in cui operano. Ad esempio, un interprete nel campo medico deve essere familiare con il gergo medico e comprendere concetti complessi relativi alla salute e alla medicina. Lo stesso vale per interpreti che lavorano in settori come il diritto, l’ingegneria, l’informatica, le scienze o l’economia. Una conoscenza approfondita del settore consente all’interprete di fornire una traduzione accurata e comprensibile anche dei concetti più tecnici, fattori indispensabili nel dialogo tra specialisti.
7. Adattabilità e flessibilità
Un interprete esperto è in grado di adattarsi a una vasta gamma di contesti e situazioni. Può trovarsi a operare in diversi ambiti (da quello familiare a quello diplomatico) e deve essere in grado di adattare registro linguistico e stile interpretativo di conseguenza.
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8. Gestione delle relazioni interpersonali
Gli interpreti spesso agiscono come ponti tra individui o gruppi con background culturali diversi. Pertanto, devono avere competenze eccellenti nella gestione delle relazioni interpersonali. Questo include la capacità di ascoltare attivamente, di mettere a proprio agio le parti coinvolte e di facilitare la comunicazione in modo empatico e soprattutto rispettoso. Un lavoro ben svolto è in grado di creare un clima di fiducia e collaborazione che favorisce una comunicazione aperta e produttiva.
9. Creatività e pensiero critico
Nonostante la necessità di mantenere la fedeltà al messaggio originale, ci sono situazioni in cui gli interpreti devono essere creativi e pensare in modo critico per superare eventuali ostacoli nella comunicazione. Possono dover trovare soluzioni creative per tradurre espressioni idiomatiche o concetti culturalmente complessi in modo comprensibile per le parti coinvolte. Il pensiero critico è essenziale anche per valutare e risolvere eventuali ambiguità nel messaggio originale.
E se la traduzione è impossibile? “Il cliente ha fatto una battuta intraducibile sui gatti mannari. Rida per favore. “